commedia in due atti di Enrico Luttmann
con Massimiliano Tardio, Alessio Tolotti, Rocco Scolozzi, Elisa Palagano, Giordano Mazzini, Vincenzo De Marco, Stefania Tarter, Luca Bertolla
regia di Michele Torresani
audio e luci di Giovanni Agostini
Antonio da un po’ di tempo non riesce a ricordare le facce delle persone, anche le più care. Un giorno, dopo aver subito un’operazione che lo ha risanato nel corpo ma non sembra aver guarito la sua anima, si rifugia dalla pioggia in una galleria d’arte contemporanea e lì si siede, chiude gli occhi e non li riapre più. Niente di grave, Antonio dorme tranquillo e imperturbabile. Nessuno riesce a svegliarlo, né i custodi della galleria, né la moglie, né il figlio, né tantomeno un sedicente medico.
Sorge iI dubbio che Antonio voglia sfuggire proprio a quella galleria di bizzarri personaggi. Sono forse loro a generare il “sonno della ragione”? I pensieri che l’uomo confida al pubblico si alternano ai divertenti ma vani tentativi di svegliarlo, ingarbugliati da un temerario quanto maldestro furto che proprio quella notte porterà scompiglio nella galleria d’arte, fino ad arrivare al colpo di scena finale che restituirà speranza a tutti.
L’arte del vivere, come l’arte contemporanea, spesso può essere molto complessa e la sua comprensione non facile per tutti, ma i nostri protagonisti, felici e dormienti, proseguiranno la loro vita al sicuro da domande e inquietudini…
Sonno
Sonno
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